Siamo in viaggio sull'astronave blu metallizzata io e Jose. In mezzo a noi, sul sedile posteriore, Peggy che, nonostante sia tardi, se ne rimane lì ritta con la lingua penzoloni, è stanca, ha corso all'impazzata sù e giù per la spiaggia ed ora vuole solo godersi gli ultimi rimasugli di quell'eccitamento prima di abbandonarsi al sonno.
Ci spettano almeno un paio d'ore in autostrada e siamo pronti ad abbandonarci a lunghe chiacchiere.
E' sufficiente una piccola bolla di silenzio per trasportarci in alto, ognuno nel proprio guscio e approfittiamo di questa trasparenza per indovinare l'uno i pensieri dell'altra.
"Dove sei?" "Te lo dico solo se poi mi racconti dov'eri tu" compromesso ragionevole.
Comincio a raccontare al mio amico: "Ho superato i campi di erba alta al confine con l'autostrada, oltre le risaie e mi sono vista correre a perdifiato per i campi e poco dopo mi sono fermata di fronte ad un monumento della natura, una maestosa Quercia secolare..." Avrei voluto raccontare altro, ma la reazione stupita di Jose mi costringe a guardarlo mentre guida e con la voce tremante mi dice: " Anch'io...ho visto...una que-quercia..."
Una lacrima scorre, l'emozione trova sempre la strada giusta per arrivare al cuore.
Così abbiamo scovato il nostro posto ideale, per anni ci siamo cullati in esso, in segreto...
Uno sa quando la magia va condivisa, è la magia stessa a comunicarglielo.
Buona notte
Ecco! Che bello! comincia il viaggio! grazie di avermi preso a bordo!
RispondiEliminaEureka! Il numero di sostenitori è raddoppiato! Venghino, siori, venghino!
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