
Il vecchio scosse il capo, non era certo questo l'atteggiamento giusto per intraprendere l'avventura magica della creazione.
"Avrai un figlio maschio" rafforzò guardandomi negli occhi "ma devi smettere di credere di non poterne avere."
Facile a dirsi, pensai, non era lui che rimaneva deluso ogni mese all'arrivo puntuale del mestruo!
Era così, non avrei mai detto che fosse possibile per me ridurmi in quello stato di assoluta dipendenza ad un desiderio.
Tutto il mio corpo si tese nello sforzo di non credere all'uomo seduto di fronte a me che poteva essere un ciarlatano, ma in silenzio la mia anima esultò.
Nemmeno io la sentii all'inizio, ma i primi echi risuonarono come un tamburo nel mio stomaco qualche minuto più tardi.
Allora il jambacoss mi fece un'altra domanda: "Quando hai lavato la luna l'ultima volta?"
E qui la dottora fu vittima di un quid pro quo che ci portò al delirio totale.
Vidi che fu in difficoltà sulla traduzione, poi balbettò: "Chiede se hai qualche relazione con la luna, insomma...ehm...cosa ne pensi della luna?"
La cosa simpatica è che a me parve pure una domanda sensata!
Ho una predilizione per la Luna, la considero magica e sono legata a lei indissolubilmente da almeno due decenni. La considero donna come la maggioranza degli elementi che racchiudono in se la magia.
La osservo, le parlo, le affido i miei desideri più leggeri che lego a sussurri affidati alle libellule.
Negli anni le ho confidato ogni mio pensiero pur sapendo che la maggioranza delle volte le faccio pena e, quando mi va bene, la faccio ridere.
Mi sono convinta che provi per gli esserei umani una forte passione, come un osservatore che spia e studia un formicaio anche lei ci osserva dall'alto della sua sapienza immacolata e la maggior parte delle volte non capisce perché ci complichiamo la vita.
Possiede molte risposte che offre a chiunque sia disposto a farle compagnia perché, unico neo, soffre di solitudine.
Indice feste a non finire, è lussuriosa, e viziata e non è mai sazia di buona compagnia.
Il problema in quel momento fu: -Come lo spiego tutto questo al Sig.Mago?-
"Sì, la luna mi piace..." risposi semplicemente cercando altre parole che continuavano a sfuggire come anguille contorsioniste tra le mie mani.
La dottora prese a tradurre questa prima frase cercando di sfoggiare la sua espressione più convincente.
"La guardo spesso,mmmh, la interrogo cioèeeee..."
Il vecchio ci osservò con fare sorpreso, credo che cominciò a considerarmi quantomeno un tantino strana, come se giocare con conchigliette e divinare con esse il futuro fosse la cosa più naturale del mondo.
"A mim fala: quando laba lùa ùltimo biàs?" ripetè un po' scocciato.
Solo allora, non so se per paura di vedersi rimpicciolire il cranio, la dottora riprese coscienza di un modo di dire che lei stessa usava normalmente per chiedere alle sue pazienti:
"Quando hai avuto il mestruo l'ultima volta?"
Ahhhhh...ora sì che è pertinente!
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