Penso che la cosa più faticosa che io abbia fatto in vita mia sia credere nei sogni.
Non sto facendo ironia, l'ho provato più volte sulla mia pelle e anche sul mio corpo.
Ogni volta che ho creduto e portato avanti un sogno sino alla sua realizzazione, ne sono uscita fisicamente e mentalmente provata, ma certo, lo spirito è in esultanza perenne, il tutto sta nel ricordare costantemente quali sono i sogni realizzati e renderne grazie ogni giorno.
Ce ne sono alcuni che realizziamo da giovani o addirittura da piccoli ed è facile dimenticarsene, invece è bene non commettere questo errore e ringraziare sempre la stella cadente o le candeline che abbiamo spento con quel piglio concentrato o quando in lacrime davanti allo specchio abbiamo fatto una promessa a noi stessi, in tutti i casi ci siamo impegnati e, a occhi serrati, abbiamo espresso un desiderio.
Bene, se negli anni, con tanta fatica, a momenti alternati di disperazione e gioia, alla fine abbiamo raggiunto l'obiettivo, allora non dobbiamo mai e poi mai scordarcene.
Oggi ho un sogno per le mani che mi costa tantissimo, anzi, giusto un paio.
E' più facile credere in Dio che credere fino in fondo a sè stessi, e questa penso sia la condizione principale per realizzare un sogno.
Perchè in Dio sono in molti a crederci e se per un attimo perdi la fede e poi la ritrovi, ci saranno sempre un miliardo di persone che ti danno il bentornato, pacche sulle spalle e grandi sorrisi e tutti ti avranno perdonato in un istante.
Se sei in corsa per realizzare un sogno non sono concessi ripensamenti, anche solo temporanei, solo qualche cedimento morale che è bene farsi passare velocemente, perchè là fuori pare che ci siano solo avvoltoi che attendono la tua rovina e se tu smetti di credere in te stesso, stai certo che non ci saranno pacche sulle spalle ad attenderti, bensì qualcuno avrà già gentilmente pensato di stampare il tuo necrologio.
Sono veramente pochi quelli che credono in noi e il solo sapere che esistono ci fa bene al cuore, ma non si può rimanere con loro a farsi coccolare tutto il tempo, la cosa veramente essenziale è credere in noi stessi!
Bisogna tirarsi in dietro le maniche e dimostrare con caparbietà all'Universo che in quel sogno noi ci crediamo davvero e per questo siamo disposti a comprometterci senza ripensamenti.
Insomma, in altre parole, fare il salto convinti che alla fine voleremo, senza paracadute sulle spalle, in caso di schianto ci faremo molto male e piangeremo per un tempo indefinito, ma dalle ferite si guarisce e se si vuole qualcosa s'impara sempre, quindi lezione primaria: CREDERE IN SE STESSI.
Il mio sogno ha modellato il mio corpo, muta il mio pensiero, mi costringe a cambiare idea continuamente, a discutere tutte le certezze che il mondo mi suggerisce come modelli da seguire ciecamente.
Spesso mi capita di vedere donne molto curate nell'aspetto, con mani impeccabili e unghie che paiono piccole opere d'arte, le adoro!
Tuttavia le mie mani oggi sono l'esatto contrario, porto unghie corte la mia pelle è ruvida, in alcuni punti pure lacerata e segnata da piccoli calli.
Da tempo per realizzare il mio sogno lavoro duramente con le mie mani.
Vanga alla mano sposto terra, spalo la neve, accatasto la legna, interro piante, livello la ghiaia sul vialetto, poso le pietre, a fine giornata il mio corpo è indolenzito, le mie mani sono orrende, le lavo col sapone, le rendo un po' più morbide con la crema profumata e poi, prima di buttarmi nel letto sfinita, accarezzo piano i miei amori, e benedicendoli ringrazio il Cielo perchè ciacuno di loro rappresenta un sogno realizzato.
Non si sono mai lamentati della ruvidità delle mie coccole, bensì non è raro sentirli pronunciare: "Come sono profumate le tue carezze!".
Con la mente mi riportano a quando io ero bambina e la mamma, la "Lullu", nonostante arrivasse esausta a sera, non ci faceva mai mancare una tenerezza, ed io ricordo la sua dolcezza mentre mi arrotolavo in un abbraccio caldo, con la faccia schiacciata al suo seno, intenta ad annusarla.
Sapeva di verdure con le quali aveva preparato la cena, di fatica e poi quell'odore dolce e acro di mamma, che è solo suo, tipico e aspettavo le sue carezze fatte con mani callose e ruvide che profumavano di glicerina mista a candeggina.
Rideva lei mentre mi frizionava la schiena perchè sapeva che adoravo i grattini dolci e lievi e le sue mani grinzose erano perfette.
Insomma un massaggio per l'Anima da parte di mani che non si risparmiano, che operano tutti i giorni per realizzare sogni, per mantenere la familia, per dare dignità all'essere umano e soprattutto alle donne che lavorano giornalmente e dimostrano che anche senza le unghie perfette rimangono pur sempre il cardine sul quale ruota l'Amore.
Non sto facendo ironia, l'ho provato più volte sulla mia pelle e anche sul mio corpo.
Ogni volta che ho creduto e portato avanti un sogno sino alla sua realizzazione, ne sono uscita fisicamente e mentalmente provata, ma certo, lo spirito è in esultanza perenne, il tutto sta nel ricordare costantemente quali sono i sogni realizzati e renderne grazie ogni giorno.
Ce ne sono alcuni che realizziamo da giovani o addirittura da piccoli ed è facile dimenticarsene, invece è bene non commettere questo errore e ringraziare sempre la stella cadente o le candeline che abbiamo spento con quel piglio concentrato o quando in lacrime davanti allo specchio abbiamo fatto una promessa a noi stessi, in tutti i casi ci siamo impegnati e, a occhi serrati, abbiamo espresso un desiderio.
Bene, se negli anni, con tanta fatica, a momenti alternati di disperazione e gioia, alla fine abbiamo raggiunto l'obiettivo, allora non dobbiamo mai e poi mai scordarcene.
Oggi ho un sogno per le mani che mi costa tantissimo, anzi, giusto un paio.
E' più facile credere in Dio che credere fino in fondo a sè stessi, e questa penso sia la condizione principale per realizzare un sogno.
Perchè in Dio sono in molti a crederci e se per un attimo perdi la fede e poi la ritrovi, ci saranno sempre un miliardo di persone che ti danno il bentornato, pacche sulle spalle e grandi sorrisi e tutti ti avranno perdonato in un istante.
Se sei in corsa per realizzare un sogno non sono concessi ripensamenti, anche solo temporanei, solo qualche cedimento morale che è bene farsi passare velocemente, perchè là fuori pare che ci siano solo avvoltoi che attendono la tua rovina e se tu smetti di credere in te stesso, stai certo che non ci saranno pacche sulle spalle ad attenderti, bensì qualcuno avrà già gentilmente pensato di stampare il tuo necrologio.
Sono veramente pochi quelli che credono in noi e il solo sapere che esistono ci fa bene al cuore, ma non si può rimanere con loro a farsi coccolare tutto il tempo, la cosa veramente essenziale è credere in noi stessi!
Bisogna tirarsi in dietro le maniche e dimostrare con caparbietà all'Universo che in quel sogno noi ci crediamo davvero e per questo siamo disposti a comprometterci senza ripensamenti.
Insomma, in altre parole, fare il salto convinti che alla fine voleremo, senza paracadute sulle spalle, in caso di schianto ci faremo molto male e piangeremo per un tempo indefinito, ma dalle ferite si guarisce e se si vuole qualcosa s'impara sempre, quindi lezione primaria: CREDERE IN SE STESSI.
Il mio sogno ha modellato il mio corpo, muta il mio pensiero, mi costringe a cambiare idea continuamente, a discutere tutte le certezze che il mondo mi suggerisce come modelli da seguire ciecamente.
Spesso mi capita di vedere donne molto curate nell'aspetto, con mani impeccabili e unghie che paiono piccole opere d'arte, le adoro!
Tuttavia le mie mani oggi sono l'esatto contrario, porto unghie corte la mia pelle è ruvida, in alcuni punti pure lacerata e segnata da piccoli calli.
Da tempo per realizzare il mio sogno lavoro duramente con le mie mani.
Vanga alla mano sposto terra, spalo la neve, accatasto la legna, interro piante, livello la ghiaia sul vialetto, poso le pietre, a fine giornata il mio corpo è indolenzito, le mie mani sono orrende, le lavo col sapone, le rendo un po' più morbide con la crema profumata e poi, prima di buttarmi nel letto sfinita, accarezzo piano i miei amori, e benedicendoli ringrazio il Cielo perchè ciacuno di loro rappresenta un sogno realizzato.
Non si sono mai lamentati della ruvidità delle mie coccole, bensì non è raro sentirli pronunciare: "Come sono profumate le tue carezze!".
Con la mente mi riportano a quando io ero bambina e la mamma, la "Lullu", nonostante arrivasse esausta a sera, non ci faceva mai mancare una tenerezza, ed io ricordo la sua dolcezza mentre mi arrotolavo in un abbraccio caldo, con la faccia schiacciata al suo seno, intenta ad annusarla.
Sapeva di verdure con le quali aveva preparato la cena, di fatica e poi quell'odore dolce e acro di mamma, che è solo suo, tipico e aspettavo le sue carezze fatte con mani callose e ruvide che profumavano di glicerina mista a candeggina.
Rideva lei mentre mi frizionava la schiena perchè sapeva che adoravo i grattini dolci e lievi e le sue mani grinzose erano perfette.
Insomma un massaggio per l'Anima da parte di mani che non si risparmiano, che operano tutti i giorni per realizzare sogni, per mantenere la familia, per dare dignità all'essere umano e soprattutto alle donne che lavorano giornalmente e dimostrano che anche senza le unghie perfette rimangono pur sempre il cardine sul quale ruota l'Amore.
Poesia per l'anima
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