In tempi di crisi sento dire frasi sensate, tipo: - Abbiamo tutto, a Natale non desidero niente di materiale, solo di passare del tempo con la mia famiglia e la buona salute.- frasi profonde solo dopo quattro anni di crisi...meglio tardi che mai!
Io invece ho ricevuto un regalo speciale e inaspettato con qualche giorno d'anticipo e mi scuserete se non ha prezzo!
Dopo aver passato svariate ore chiusa in una stanza, sono uscita con le chiavi della macchina in mano e distrattamente mi sono avvicinata all'auto, solo allora ho alzato lo sguardo ed ho visto il mare!
Vi assicuro che ai piedi del Monte Fumaiolo, sull'appennino tosco-emiliano, un bellissimo mare di nebbia ha cancellato tutta la valle.
Alle mie spalle i colori del tramonto lambivano le cime e di fronte quel mare lattiginoso, fermo, immobile, sembrava invitarmi a salire sulla macchina del tempo ed osservare com'era l'Appennino in era Mesozoica, quando l'acqua arrivava fin qui.
Sono salita in auto, piano ho guidato fino a casa e sommessamente ho pianto davanti a quello spettacolo della natura,dopo aver accettato l'offerta di una sosta intermedia fuori programma, destinazione: anno 1983 circa.
- Mettiti la giacca e copriti bene che ti porto a vedere il mare.-
Come il mare? Finalmente lo vedo?
Ero piccolina e il mio papà era il mio eroe che tutto poteva.
Mi vestii in fretta e salii sulla sua fiat 128 rossa, della quale ricordo ancora l'odore dei sedili in similpelle, rigorosamente seduta al suo fianco.
Fuori un gran nebbione, la mamma ci grida in bergamasco: -N'dondariss che 'l ghè la nèbia- traduzione: - Ma dove andrete che c'è la nebbia.-
E a noi che c'importa, il papà ha i super-poteri, non ci può succedere nulla di male!
Guidava piano ma sicuro sù per il monte di Grumello che conosceva bene come le sue tasche.
Con gli occhi sbarrati mi sorprendo di come le nuvole nascondano le case, i prati, s'ingoino persino la strada per vomitarla solo metro per metro mentre proseguiamo nel nostro viaggio.
E poi, di netto, il sole e il mio papà abbatte il muro di nebbia.
Talvolta era sufficiente arrivare al campo sportivo e guardare giù, altre invece dovevamo proseguire verso il Gandosso.
Il tempo di parcheggiare e poi stavamo ad osservare quella sublime distesa di Mar Bianco!
Meraviglia!
Mi sento rapita dal paesaggio inusuale, grata nei confronti di mio padre che m'ha portato qui a godere della vista.
Lì al suo fianco sento la sua mano che stringe la mia, girandomi l'annuso e riconosco l'odore inconfondibile delle Esportazioni senza filtro che fuma instancabilmente e solo allora mi decido ad alzare lo sguardo e lo vedo, giovane e forte e potrei giurare che sono passati solo pochi anni.
- Dom che n'va.- così all'improvviso, come m'ha portato a vedere il mare, mi rimette in macchina e prima di tornare a casa si ferma a bere un bianchino e a salutare tutti gli amici dei cinque bar che incontriamo sulla strada per casa...adorabile mascalzone!!!
Quindi, in tempi di crisi, ritengo che non sia niente male ricevere in regalo un biglietto per un viaggio nel tempo, andata e ritorno e rivedere mio padre.
Buon Natale e salviamola l'economia, compriamo qualcosa, o meglio, venite Alla Quercia ;-)
Ciao amici.
...ci vediamo alla Quercia...
mercoledì 18 dicembre 2013
martedì 19 novembre 2013
Comporre il numero.
Quest'oggi ho preso tra le mani il mio cellulare, ho composto rapidamente un numero telefonico ed ho cominciato a parlare a fiume, un monologo durato dieci minuti.
Tempo durante il quale ho trattato argomenti come il meteo, il lavoro, le preoccupazioni, i figli e la necessità di vivere serenamente.
Fino a chiedermi se sono gli uomini felici a cambiare il mondo o quelli infelici?
Sostenevo, all'inizio del mio pensiero, che solo un uomo felice può cambiare in meglio il mondo, magari anche cominciando dal suo piccolo che è la famiglia, allargandosi poi alla sua cerchia d'amicizie.
Se tutti fossimo felici, o facessimo di tutto per esserlo, forse il pianeta Terra sarebbe più vivibile.
Ma si sa, il benessere rende conservatori.
Pertanto il dubbio s'è insinuato nella mia mente: se il cambiamento fosse nelle mani degli infelici, verso quale destino staremmo correndo?
Dubbi non indifferenti, se vogliamo aggiungere che avevo composto il numero della mia dolcissima nonnina, morta qualche tempo fa'.
Quando mi sento un po' nostalgica lo faccio, la chiamo al telefono e affido all'etere le mie parole, certa che le arriveranno dritte al cuore.
Buona serata amici, Alla Quercia sono le ventidue, la Luna fa' capolino dietro alle nuvole e la Vita è bella, che tu faccia parte della categoria Felici o Infelici, e cerchiamo di cambiarlo comunque in meglio questo schifo di mondo!
Vostra Lucy
martedì 15 ottobre 2013
Sbrinando il freezer
Mentre il freezer sbrina, con rumori da scioglimento e distaccamento della calotta polare, mi prendo una mezz'ora di pausa, sgranocchio patatine e scrivo un po'.
Bisogna rubarlo il tempo per poter stare seduti al pc e fare qualcosa che ti piace davvero.
Erano almeno due mesi che avevo messo in agenda un piccolo appunto:
URGENTE: SBRINARE FREEZER
La prima volta mi era stato impossibile, quindi tirai sopra una riga e via la settimana successiva:
URGENTE: sbrinare freezer
Insomma non c'entrava nessuno se anche quella volta avevo avuto altro da fare di più importante, altra riga e scritta alla settimana successiva:
sbrinare freezer
Che poi le faccende più noiose te le appunti di lunedì, che tanto è un giorno orrendo di suo ed hai davanti ancora almeno cinque giorni per far slittare l'incombenza.
La settimana successiva volti la pagina e trovi scritto:
freezer
Ormai ero arrivata ad appuntare nell'angolo in alto a destra:
fr
E poi, a forza di rimandare, arrivi al punto di non ritorno, che se avessi scelto di cucinare ai miei bimbi i bastoncini di pesce, prima dovevo scendere nel locale caldaia, aprire la cassetta degli attrezzi e munirmi di scalpello e martello per distaccare la confezione dal blocco di ghiaccio che inglobava tutto il contenuto del cassetto
.
Ma dai Lucy, perchè ti riduci a tanto?
Ma perchè non c'è tempo, la maggioranza lo uso per pulire, riordinare, sistemare e non mi basta mai, quel poco che avanza lo devo usare per fare cose noiose come stendere, ritirare piegare,stirare e sistemare i panni, e poi vogliamo parlare del pulire i vetri?
A tutti piace avere una casa in ordine e pulita, ma quanta fatica ci costa?
Mentre attendo guardo le foto che ho appeso qua e là per la casa e penso.
Mi sono soffermata alla foto del viaggio di nozze dei genitori di Giuseppe, la mamma alta, bella ed elegante nel suo cappotto chiaro fino alle caviglie e suo padre in abito scuro con cravatta e gillet e sullo sfondo la cupola di San Pietro.
Mi sembra di cogliere nello sguardo di lei un interrogativo, forse una preoccupazione.
Mi alzo e vado altrove a spiare Giuseppe che appena ventenne mi guarda sornione con la sua bella zazzera ricciuta intatta.
E' appoggiato ad una scrivania e dietro di lui ci sono pile di libri da studiare.
Cerco d'indovinare i suoi pensieri ma poi li fermo subito perchè m'arrivano valanghe d'immagini e storie ed ora devo andare a controllare a che punto della fine dell'era glaciale sono arrivata.
Per ultimo però posto questa foto sbiadita:
Siamo io e mio fratello Giovanni.
Adoro le foto che sbiadiscono, adoro leggere i pensieri frizzanti di quel bambino, che è il mio fratello maggiore e sapermi ancora lì fra le sue braccia bambine, in un eterno viaggio nel tempo, fermato in un istante da uno scatto di trentasei anni fa!
Cosa ci perdiamo in cambio d'immagini digitali che non scolorano mai.
Ed ora nuovo appunto sull'agenda:
URGENTE: STAMPA FOTO DEI TUOI FIGLI!
Bisogna rubarlo il tempo per poter stare seduti al pc e fare qualcosa che ti piace davvero.
Erano almeno due mesi che avevo messo in agenda un piccolo appunto:
URGENTE: SBRINARE FREEZER
La prima volta mi era stato impossibile, quindi tirai sopra una riga e via la settimana successiva:
URGENTE: sbrinare freezer
Insomma non c'entrava nessuno se anche quella volta avevo avuto altro da fare di più importante, altra riga e scritta alla settimana successiva:
sbrinare freezer
Che poi le faccende più noiose te le appunti di lunedì, che tanto è un giorno orrendo di suo ed hai davanti ancora almeno cinque giorni per far slittare l'incombenza.
La settimana successiva volti la pagina e trovi scritto:
freezer
Ormai ero arrivata ad appuntare nell'angolo in alto a destra:
fr
E poi, a forza di rimandare, arrivi al punto di non ritorno, che se avessi scelto di cucinare ai miei bimbi i bastoncini di pesce, prima dovevo scendere nel locale caldaia, aprire la cassetta degli attrezzi e munirmi di scalpello e martello per distaccare la confezione dal blocco di ghiaccio che inglobava tutto il contenuto del cassetto
.
Ma dai Lucy, perchè ti riduci a tanto?
Ma perchè non c'è tempo, la maggioranza lo uso per pulire, riordinare, sistemare e non mi basta mai, quel poco che avanza lo devo usare per fare cose noiose come stendere, ritirare piegare,stirare e sistemare i panni, e poi vogliamo parlare del pulire i vetri?
A tutti piace avere una casa in ordine e pulita, ma quanta fatica ci costa?
Mentre attendo guardo le foto che ho appeso qua e là per la casa e penso.
Mi sono soffermata alla foto del viaggio di nozze dei genitori di Giuseppe, la mamma alta, bella ed elegante nel suo cappotto chiaro fino alle caviglie e suo padre in abito scuro con cravatta e gillet e sullo sfondo la cupola di San Pietro.
Mi sembra di cogliere nello sguardo di lei un interrogativo, forse una preoccupazione.
Mi alzo e vado altrove a spiare Giuseppe che appena ventenne mi guarda sornione con la sua bella zazzera ricciuta intatta.
E' appoggiato ad una scrivania e dietro di lui ci sono pile di libri da studiare.
Cerco d'indovinare i suoi pensieri ma poi li fermo subito perchè m'arrivano valanghe d'immagini e storie ed ora devo andare a controllare a che punto della fine dell'era glaciale sono arrivata.
Per ultimo però posto questa foto sbiadita:
Siamo io e mio fratello Giovanni.
Adoro le foto che sbiadiscono, adoro leggere i pensieri frizzanti di quel bambino, che è il mio fratello maggiore e sapermi ancora lì fra le sue braccia bambine, in un eterno viaggio nel tempo, fermato in un istante da uno scatto di trentasei anni fa!
Cosa ci perdiamo in cambio d'immagini digitali che non scolorano mai.
Ed ora nuovo appunto sull'agenda:
URGENTE: STAMPA FOTO DEI TUOI FIGLI!
martedì 8 ottobre 2013
Talvolta il destino...
Ross era un gattino speciale, raccolto da una pianta, letteralmente!
Mamma gatta lo aveva partorito, assieme alle sue due sorelline, nell'incavo d'un salice proprio di fronte all'entrata della Quercia.
Io li tenevo d'occhio da tempo, osservavo gli spostamenti della mammina premurosa che rintanava con topolino e uccellini tra le fauci.
Finchè un giorno, inspiegabilmente, ho giudicato insufficienti le capacità della bravissima cacciatrice, mi sono caricata in spalla una scala a pioli e l'ho appoggiata al tronco del salice.
Avevo le tasche piene di crocchette.
I micini erano spaventati dalla mia presenza, tutti tranne uno che combatteva tra l'istinto di sopravvivenza e la curiosità tipica dei piccoli.
Un giorno lo scippai al salice, e lo portai Alla Quercia!
Sergio lo battezzò Rossetto, in onore del suo bellissimo pelo fulvo contrastato da due occhioni azzurri tenerissimi.
Ha allietato la nostra casa con coccole, fusa, giochi da cuccioli, amicizia con Celia, la nostra cagnolina, un po' meno con Pablito, gatto che per primo abbiamo adottato.
I nostri ospiti lo adoravano, l'hanno riempito di coccole, immortalato in migliaia di foto, addirittura mi chiedevano la concessione di portarselo a casa!
Una brutta mattina d'agosto, un cane da fuori lo azzannò alla pancia e lui morì perchè l'aria gli scivolava via da quei buchi.
I miei bimbi piangevano, mia sorella piangeva, io piangevo mentre lo accompagnavo di là.
Alla sepoltura eravamo in undici, io e Jose, Andrea e Sergio inconsolabili, Tommaso che li ha aiutati a scrivere la lapide, Christian, la zia Katia, Flavia che teneva a braccetto Ivana, che il solo vedere piangere i bimbi le faceva stringere il cuore, ed infine Ceci e Fill che col loro amore luminoso disegnavano una corona di luce attorno alla scena surreale.
Ma il destino è sorprendente e le coincidenze non esistono, me lo ha spiegato poi Andrea come è andata la storia che sto per raccontarvi connessa a questa, ma nuova, come se, al salice dell'inizio del racconto, fosse stato maltolto un ramo, per porvi l'innesto d'un albero da frutto.
Nel pomeriggio, mi chiamarono Fabio e Ilaria: "Luciana, siamo a Badia, mentre visitavamo il paese abbiamo incontrato un gatto abbandonato, è bellissimo, dolce, più o meno della stessa dimensione di Rossetto..."
Io titubavo, se ne era andato solo da sei ore: "...e poi Luciana - lo sentii esitare- è uguale a Ross."
"Allora non lo voglio!" Giuseppe a quel punto mi tolse il telefono dalle mani e si espresse " Fabio, portalo subito Alla Quercia, lo prendiamo."
Sempre così, quando vedo la discesa io freno e Jose spinge sull'accelaratore, perfortuna!
Dopo mezz'ora arrivò un gattino pulcioso e spaventatissimo, ma docile e sottomesso.
Rimanemmo tutti senza fiato a vederlo tanto simile al cucciolo che avevamo da poco seppellito, persino il cane corse ad annusarlo, smarrita.
Da allora vive con noi Lèon, Leone Italo, era un gatto domestico abbandonato per strada.
Non lo abbiamo mai considerato un sostituto di Ross, tant'è vero che un giorno raggiunsi Andrea alla tomba del gattino sotto al noce, lo abbracciai mentre piangeva e lui mi spiegò una cosa bellissima.
"Lo sai mamma che Rossetto, il giorno che morì, fece un giro intorno al paese prima d'andare in cielo e vide Lèon tutto solo e triste che vagava per le strade, allora pensò che poteva venire a casa nostra a consolarci e fece in modo che i nostri ospiti lo incontrassero e lo portassero da noi, è stato lui a farci arrivare Lèon!"
Da quel giorno non l'ho più visto piangere per Rossetto, da quel giorno ripenso a quel brutto evento come a qualcosa di magico.
Al B&B abbiamo vissuto giorni di meraviglia pura e tutti quelli che arrivavano volevano sentire la storia del gatto nato su un salice, che visse felice Alla Quercia e che ora riposa ai piedi del noce!
Buon Autunno amici miei!
mercoledì 18 settembre 2013
La stagione estiva pare già finita, primi assaggi d'autunno sull'Appennino e l'Italia intera, e prima di chiudere questo capitolo, la Quercia sente di dover ringraziare tutti gli amici che sono venuti a farle visita.
Ci siamo divertiti, abbiamo fatto musica insieme e l'abbiamo portata nella bellissima cittadina di Sansepolcro, abbiamo sfornato chili di pane, torte e pizze.
Bevuto innumerevoli caffè, cappuccini, litri di succhi e anche di vino e limoncello.
Ma soprattutto abbiamo chiacchierato, abbiamo riso, anche pianto...abbiamo avuto la possibilità di confrontarci, di raccontarci e talvolta anche di fare confidenze e liberarci di qualche peso.
Molti hanno voluto visitare la Quercia, si sono seduti sotto le sue fronde e lì hanno sentito la Pace.
Noi italiani ci siamo stretti nelle nostre disgrazie politiche, ci siamo infuriati, abbiamo fatto dell'auto ironia, il tutto rigorosamente attorno ad una tavola, come il meglio della nostra tradizione.
Abbiamo dimenticato telefonini in camera o nella borsetta, chiuso i nostri tablet e preferito parlare tra noi.
Ci siamo seduti al tavolo con un po' d'imbarazzo perché non ci si conosceva e ci si alzava con le gambe un po' instabili, grandi sorrisi sulle labbra e pacche sulle spalle come augurio di una buona notte.
La Quercia ringrazia di cuore tutti voi che siete passati lasciando un segno.
Grazie per i complimenti ricevuti, gli incoraggiamenti e talvolta il tifo da stadio che ci incita a continuare in questa direzione d'ospitalità fraterna, rivolta a ristorare corpo e anima di chi si affida alle nostre cure.
Grazie per i consigli e le critiche costruttive che ci spronano a migliorare sempre.
Insomma, grazie per aver scelto di trascorrere un po' del vostro prezioso tempo Alla quercia, Il Ristoro dell'Anima!
P.S. L'autunno nella Riserva dell'Alpe della Luna è meraviglioso, una sinfonia di colori e profumi che inebria Anima e Corpo...ti aspettiamo Alla Quercia!
Ci siamo divertiti, abbiamo fatto musica insieme e l'abbiamo portata nella bellissima cittadina di Sansepolcro, abbiamo sfornato chili di pane, torte e pizze.
Bevuto innumerevoli caffè, cappuccini, litri di succhi e anche di vino e limoncello.
Molti hanno voluto visitare la Quercia, si sono seduti sotto le sue fronde e lì hanno sentito la Pace.
Noi italiani ci siamo stretti nelle nostre disgrazie politiche, ci siamo infuriati, abbiamo fatto dell'auto ironia, il tutto rigorosamente attorno ad una tavola, come il meglio della nostra tradizione.
Abbiamo dimenticato telefonini in camera o nella borsetta, chiuso i nostri tablet e preferito parlare tra noi.
Ci siamo seduti al tavolo con un po' d'imbarazzo perché non ci si conosceva e ci si alzava con le gambe un po' instabili, grandi sorrisi sulle labbra e pacche sulle spalle come augurio di una buona notte.
La Quercia ringrazia di cuore tutti voi che siete passati lasciando un segno.
Grazie per i complimenti ricevuti, gli incoraggiamenti e talvolta il tifo da stadio che ci incita a continuare in questa direzione d'ospitalità fraterna, rivolta a ristorare corpo e anima di chi si affida alle nostre cure.
Grazie per i consigli e le critiche costruttive che ci spronano a migliorare sempre.
Insomma, grazie per aver scelto di trascorrere un po' del vostro prezioso tempo Alla quercia, Il Ristoro dell'Anima!
P.S. L'autunno nella Riserva dell'Alpe della Luna è meraviglioso, una sinfonia di colori e profumi che inebria Anima e Corpo...ti aspettiamo Alla Quercia!
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