“In amore
vince chi fugge”, voglio iniziare le mie considerazioni post-San Valentino con
questo adagio popolare.
Una volta lo
interpretavo come un’esortazione ad essere un po’ misteriosi, lasciar intendere
di desiderare e poi allontanarsi dal soggetto del desiderio per innescare un
effetto fascinoso e incontrovertibile che rende irresistibili.
Se ignoriamo
che spesso non funziona affatto, ma semplicemente concorre a farti affibbiare
la nomea di una/uno che se la tira, oggi lo interpreto in maniera completamente
diversa.
Vince chi
fugge lontano dagli amori malati, quellli che non rispettano il corpo, la
personalità e la libertà altrui,persino la vita.
A gambe
levate, lontano da chi opprime, vessa e costringe a vivere nei sensi di colpa.
Fuggire
coloro che rubano energia, ti levano l’aria, mettono tende e sbarre alle
finestre.
L’Amore non
fa mai male se è tale.
Con questo
non voglio dire che in una coppia che si ama non ci siano momenti difficili,
talvolta dolorosi, bensì sono certa che non sia l’amore a provocarli, piuttosto
la sua assenza, anche temporanea.
Oggi lo urlo
a gran voce, in amore vince chi fugge lontano da chi nega il tuo essere, anche
e soprattutto quello impalpabile e indomabile dello spirito. E’ più facile
farti credere che non ce l’hai, perché se te ne convinci smetti di volare,
smetti di cercare la libertà oltre le sbarre alle finestre.
E’ questo
ciò che penso dell’Amore, vale la pena di vivere solo quello che rende felici,
perché è l’unico e l’autentico.
Sì, lo ripeto a gran voce: "In amore vince chi fugge gli amori che negano l'Amor Proprio"
Amate voi stessi!!!
Peace and Love for everybody.
P.S. La Pace oggi dobbiamo invocarla davvero.
E poi, vogliamo veramente parlare di questo film che spopola da San Valentino? Non credo che la storia di sottomissione d'una donna nei confronti d'un uomo sia tanto originale, è dalla notte dei tempi che è così.
L'unica nota simpatica, davvero ironica che ci riporta coi piedi per terra è che la descrizione dell'uomo in questione è l'insieme di tutte quelle qualità che noi femminucce sogniamo ardentemente in un compagno, pertanto inesistente per definizione!
Riflettiamo amiche mie, tanti anni di lotte e battaglie incenerite in otto euro del biglietto del cinema.